Storia

Paularo, uno scrigno colmo di storia

La storia di Paularo risale a tempi lontani. Per questo, e a causa della limitata documentazione scritta di cui disponiamo, è complicato ricostruirne un quadro complessivo.

Paularo nell'epoca antica

La zona è frequentata fin dagli albori della storia dell’uomo: tra Cason di Lanza e Valdolce sono stati rinvenuti oggetti in selce, risalenti al Paleolitico Medio (300.000 anni fa); mentre presso Casera Valbertad e Cason di Lanza, sono stati trovati strumenti risalenti al Mesolitico recente (5.500-4500 a.C.). Questi luoghi sembrano raccontare di sogni a lungo dimenticati.

I ritrovamenti più significativi, tuttavia, risalgono a un’epoca più prossima: 145 sepolture di una necropoli a incinerazione sono state rinvenute nella frazione di Misincinis. Contenenti un gran numero di materiali pre-romani, sono conferma della presenza di popolazioni celtiche transalpine, cui la tradizione fa risalire numerose credenze e riti locali.

Ma se riguardo all’influenza celtica è difficile separare i fatti storici dai ricami folkloristici, la presenza romana è certa.

Monete, fibule e vari oggetti risalenti alla quotidianità romana sono stati trovati sul territorio di Paularo. Sicuramente degna di nota è la tomba situata a Misincinis e i resti di una strada ben lastricata nella località di Chiastilirs (nei pressi della frazione Dierico).

Ritrovamenti Paularo (Celti).

La tarda età antica e il medioevo non ci hanno lasciato reperti degni di nota, ma sarebbe un peccato non menzionare la storia della grotta di Attila.

Situata nelle vicinanze della località Cason di Lanza, si racconta che una regina vi si rifugiò assieme al suo popolo per sfuggire all’avanzata del temibile condottiero; altre voci vogliono che Attila in persona vi sia entrato, nascondendovi un ricchissimo tesoro.

Paularo nell'epoca moderna

Facendo un balzo in avanti, nel XV secolo si registra una presenza illustre: la Repubblica di Venezia, attratta dalla grande fonte di legname offerta dai floridi boschi della zona.

A testimonianza di ciò rimane una pietra sulla quale si trova impresso il Leone di San Marco e lo stemma del ducato di Carinzia. Conosciuta in paese come “il cippo di Maria Teresa”, è posta a fianco della malga Valbertad Bassa.

Cippo di Maria Teresa a Paularo.

Proprio dalla Serenissima proviene uno dei gruppi più influenti della storia di Paularo: la famiglia Calice, alla cui opera si attribuiscono splendidi edifici in stile veneziano.

Palazzo Calice di Paularo.
Palazzo Calice di Paularo.

Nel ‘700 Paularo vide un periodo di eccellente fioritura, e la presenza di Jacopo Linussio non è un caso!

Nato nella frazione di Villa di Mezzo, fu un grande imprenditore dell’industria tessile: è considerato il primo imprenditore della Carnia. Alla sua memoria è dedicato un monumento lungo via Roma, la strada principale del paese.

La dominazione franco-austriaca coincise con un periodo di grande precarietà: la zona non fu interessata dallo splendore che questo periodo significò per altri territori.

Oltre all’annessione al regno d’Italia del 1866, non vi furono fatti degni di nota fino al periodo più buio della storia dell’umanità.

Paularo nell'epoca contemporanea

La Grande Guerra irruppe prepotentemente nella vita di tutti: prima fu causa di terrore, fatica e tanto coraggio; in seguito divenne il principale tema attorno a cui si ersero i racconti del folklore.

Oltre ad averci lasciato un complesso di trincee e fortificazioni di assoluto rilievo storico, il conflitto si portò via ottantotto paularini.

“La patria poteva vantare tra i suoi Eroi anche questi ottantotto paularini, morti per difenderla. Paularo doveva ricordarli alle generazioni future, uno per uno, incidendo il loro nome sul marmo, a perenne memoria”, queste le parole di Egidio Screm nel volume che descrive la costruzione del monumento ai caduti.

Monumento ai caduti.

Situato nel piazzale della vecchia scuola elementare, il monumento ha osservato silente generazioni di bambini e bambine giocare allegri, incontri amorosi, i comizi dei politici più influenti.

E proprio in quel luogo, uomini, donne e bambini furono assiepati durante il rastrellamento dell’11 ottobre 1944, perpetrato dalle truppe tedesche.

Della seconda guerra mondiale restano i ricordi dei paularini mandati a combattere in Africa, Russia, Grecia, Albania, Jugoslavia. Tutti accomunati dal tragico destino che solo le guerre sanno riservare.

Resta la sofferenza di un paese martoriato dall’aspra miseria che colpì la Carnia.

Monumento ai caduti.

Situato nel piazzale della vecchia scuola elementare, il monumento ha osservato silente generazioni di bambini e bambine giocare allegri, incontri amorosi, i comizi dei politici più influenti.

E proprio in quel luogo, uomini, donne e bambini furono assiepati durante il rastrellamento dell’11 ottobre 1944, perpetrato dalle truppe tedesche.

Della seconda guerra mondiale restano i ricordi dei paularini mandati a combattere in Africa, Russia, Grecia, Albania, Jugoslavia. Tutti accomunati dal tragico destino che solo le guerre sanno riservare.

Resta la sofferenza di un paese martoriato dall’aspra miseria che colpì la Carnia.

Quella miseria a cui Ciro Di Gleria ha dedicato il brano “la mari dai cjargnei” (“la madre dei carnici”). Quella miseria che, secondo molti, ha forgiato i carnici nello spirito.

“Alere il cuarantecuattri

l’an dai pulz e da fan

in Cjargne ere la vuere

bombes ati che pan”

“Era il quarantaquattro

l’anno delle pulci e della fame

in Carnia c’era la guerra

bombe, altro che pane”

E poi l’invasione cosacca, la lotta partigiana, i terremoti e le alluvioni che devastarono il paese: a Paularo ogni angolo nasconde racconti, tradizioni, leggende, squarci di storia.

Basta soltanto fermarsi un attimo e ascoltare.

Ecco quello che potrai vedere

Palazzo Calice-screm di Paularo.
I palazzi della famiglia Calice
Trincee della guerra a Paularo.
I luoghi della Grande Guerra
Ponte di Paularo.
Il "puint di fier"
Altare della chiesa di Dierico (Paularo)
Chiese ricche d'arte

I palazzi della famiglia Calice

I luoghi della Grande Guerra

Il “puint di fier”

Chiese ricche d’arte

Palazzo Calice-screm di Paularo.
I palazzi della famiglia Calice
Altare della chiesa di Dierico (Paularo)
Chiese ricche d'arte
Trincee della guerra a Paularo.
I luoghi della Grande Guerra
Ponte di Paularo.
Il "Puint di fier"