Originaria del Piemonte (Chieri), della famiglia Calice si hanno le prime memorie a partire dal XIV secolo. È nell’ultimo ventennio del 1500 che arrivò in Val d’Incarojo, più precisamente nella frazione di Villafuori.
Venezia, dopo il 1420, aveva esteso il suo dominio sulla Carnia. Considerata la rapida crescita finanziaria della famiglia, è molto probabile che proprio la Serenissima avesse dato loro in amministrazione le malghe e i boschi della Val d’Incarojo.
Tra l’ultimo ‘500 e la prima metà del ’600 raggiunse una decisa influenza sulla vallata, grazie a una notevole ricchezza economica e conoscenze di rilievo. In seguito ad atti di valore e diplomazia, pure la nobiltà non tardò ad arrivare.
Sul territorio di Paularo, a riprova di questa ascesa, rimangono meravigliose opere architettoniche.