Antica foto del palazzo Calice-Screm.

La famiglia Calice

Originaria del Piemonte (Chieri), della famiglia Calice si hanno le prime memorie a partire dal XIV secolo. È nell’ultimo ventennio del 1500 che arrivò in Val d’Incarojo, più precisamente nella frazione di Villafuori.

Venezia, dopo il 1420, aveva esteso il suo dominio sulla Carnia. Considerata la rapida crescita finanziaria della famiglia, è molto probabile che proprio la Serenissima avesse dato loro in amministrazione le malghe e i boschi della Val d’Incarojo.

Tra l’ultimo ‘500 e la prima metà del ’600 raggiunse una decisa influenza sulla vallata, grazie a una notevole ricchezza economica e conoscenze di rilievo. In seguito ad atti di valore e diplomazia, pure la nobiltà non tardò ad arrivare.

Sul territorio di Paularo, a riprova di questa ascesa, rimangono meravigliose opere architettoniche.

Palazzo Valesio-Calice

Palazzo Calice di Paularo.
Palazzo Calice di Paularo.

Già esistente in epoca medievale, il suo attuale aspetto è dovuto all’opera di ristrutturazione ordinata da Giacomo Calice. Situato a Villafuori, in una posizione strategica per il controllo della vallata, il palazzo è composto da due ali e disposto su un ampio cortile interno chiuso da un muro di cinta merlato. Conserva al suo interno decorazioni a fresco secentesche, stucchi policromi e pregevoli arredi nobiliari.

Palazzo Calice-Screm

Palazzo Calice-screm di Paularo.
Palazzo Calice-screm di Paularo.

Risalente al XVI secolo, si tratta di un imponente complesso articolato in più edifici.
Pregevoli loggiati ad archi sorretti da capitelli sagomati gli conferiscono un’estrema eleganza. Il primo piano è decorato da un soffitto a cassonetto dipinto da Giuseppe Buzzi nel 1716. Il palazzo è considerato il prototipo della casa carnica!

Palazzo Fabiani

Palazzo Linussio-Fabiani di Paularo.
Palazzo Linussio-Fabiani di Paularo.

Non fu costruito direttamente dai Calice, ma frutto della loro volontà.
Il conte di Mocenigo, infatti, chiedendo la mano di Silvia Calice dovette soddisfare la richiesta del padre della ragazza: far vivere la figlia in un palazzo bello almeno quanto il suo. Risale alla metà del XVIII secolo ed è stato dimora di personaggi illustri, da Jacopo Linussio a Giosuè Carducci.

Cappella dei SS. Fabiano e Sebastiano, cappella di Sant’Antonio

Cappella di Fabiano e Sebastiano, Paularo.
Cappella di Fabiano e Sebastiano, Paularo.

Nei Calice dei primi due secoli la religiosità era sentita molto intensamente. Ben 16 Calice scelsero vita religiosa (14 sacerdoti e 2 suore) e furono costruite due chiese di famiglia:

La cappella dei SS. Fabiano e Sebastiano, eretta nel 1688 a Villafuori. Al suo interno un pregiato altare settecentesco e statue in pietra bianca raffiguranti l’Assunta e i santi Fabiano e Sebastiano.

La cappella di Sant’Antonio, situata a fianco del palazzo Calice-Screm, ora sconsacrata.