Da Vedere
La valle di Paularo ha avuto un grande passato (qui è nato Jacopo Linussio, il più grande industriale europeo di tessuti del 1700) che ha lasciato importanti testimonianze sia nell’architettura sia nelle varie forme di arte. Gli edifici e le opere artistiche più interessati sono: alcuni palazzi del 1500-1600-1700 di cui due (a Paularo e a Trelli) molto tipici della Carnia, come il Palazzo Calice-Screm, Palazzo Valesio-Calice, Palazzo Fabiani. Borghi e case tipiche in tutte le frazioni e in particolare in Paularo (Cort di Tarusç e Borg di Cjaveç), a Villamezzo, a Rio (fienile), Misincinis (affreschi esterni e la Necropoli), a Salino (borgo Tavella); uno splendido altare ligneo dorato del 1500 nella parrocchiale di Dierico; il singolare museo musicale ‘Mozartina’ a Paularo ; il grande dipinto sulla battaglia di Passo Lanza contro i Turchi (1478) conservato nel palazzo municipale
Mozartina
: si tratta di un museo privato nel quale è possibile ammirare quanto di più prezioso il suo proprietario, Giovanni Canciani, è riuscito a raccogliere durante gli anni. La collezione è costituita da numerosi strumenti musicali antichi, in gran parte restaurati, tra cui un organo positivo portativo, due fortepiani, due clavicembali, un prototipo di flauto armonico ad ancia, violini, strumenti a plettro, a pizzico e pianoforti moderni. Ogni stanza della settecentesca casa, già Scala, contiene, oltre agli strumenti musicali, oggetti di vario tipo (quadri, libri, ecc.).
Cort di Tarusc: nella frazione di Villamezzo è possibile ammirare da una piazzetta due edifici di proprietà della famiglia Tarussio, presente sul territorio paularese fin dal diciassettesimo secolo. Il primo edificio rappresenta uno dei tipici esempi di casa carnica, con, al suo interno, alcuni mobili intagliati di Giacomo Sbrizzai detto “Crociul”.
A dirimpetto, si erge l’altro edificio, accessibile attraverso un bellissimo portale d’ingresso che chiude il muro di cinta.
È possibile visitare i due edifici grazie alla gentile disponibilità degli attuali proprietari.
Palazzo Calice-Screm:
costruito nel XVI secolo, viene considerata il prototipo della casa carnica. Si tratta di un imponente complesso architettonico articolato in più edifici. Di notevole pregio gli ampi loggiati ad archi a tutto sesto, sorretti da eleganti pilastri in pietra locale. Al palazzo è annessa una casa Calice del ‘700, acquisita dal Comune di Paularo e che è ora sede della biblioteca comunale “AntonioSartori”. A questo secondo edificio è affiancata la cappella, ora sconsacrata, di Sant’Antonio, che il Comune ha destinato a saletta per conferenze e concerti.
Palazzo Valesio-Calice:
situato su un’altura di Villafuori, il palazzo domina quasi completamente il capoluogo. L’edificio, costruito in vari tempi, è composto da due ali e disposto su un ampio cortile interno chiuso da un muro di cinta merlato.
Di notevole pregio è il portale che riporta l’emblema della famiglia.
Palazzo Fabiani:
situato nel centro del paese, l’edificio risale indicativamente alla metà del XVII secolo. La tradizione lo vuole fatto erigere da un certo conte Mocenigo per una Silvia Calice della quale si era innamorato. Il padre della ragazza pretendeva per la figlia una palazzo simile per bellezza al suo, posto sull’altra riva del fiume Chiarsò. Mocenigo accettò la sfida ma ci vollero ben 10 anni per arrivare alla copertura del tetto, e nel frattempo il conte preferì alla giovane Calice un’altra donna. Il palazzo fu dimora della famiglia di Jacopo Linussio. Divenuto locanda, nell’Ottocento, ospitò numerosi personaggi illustri tra cui Giambattista Bassi e Giosuè Carducci.